domenica 23 maggio 2010

Le Capanne di Cosola da Novi ovvero "il calvario del gibernauta".

Altimetria della sofferenza

A dire il vero lo sospettavo. Nelle ultime uscite ero andato davvero bene. Soprattutto in salita mi sembrava di pedalare in grande scioltezza e avevo anche un decente riscontro da VAM prossime ai 1000 m/ora. Si sa, il gibernauta e' un ingenuo, si illude in fretta. Gli bastano un paio di uscitine e gia' si sente uno scalatore.
Ma poi il momento della verita' arriva e quando arriva son dolori.

Il mio momento della verita' e' stata la salita alle capanne di Cosola. Un bel giro programmato dal solito Alessandro e che prevede : avvicinamento a Cabella Ligure affrontando prima due salite (a San MArtino sopra Garbagna e poi la rognosa Dernice) : da li' cavalcata trionfale fino alle Capanne di Cosola a quota 1500.

Albarasca

Giornata ideale per la bici. Partiamo verso le 830 pedalando su strade solitarie in un'aria fresca e limpida. I dolci colli di Novi ci solleticano i quadricipiti, ma siamo agli inizi e c'e' ancora entusiasmo e fiato per salire chiacchierando.


Ale e Renato

La prima salita scappa via tranquilla. Per me tutto bene fino a Dernice, la seconda ascesa di giornata. Umore alto e pedalata sciolta. Classico sintomo del gibernauta ingenuo e illuso. Le prime rampe della salita di Dernice infatti si rivelano MOLTO piu' dure di quel che mi aspettavo. Siamo intorno al 10% ma a me sembra di salire sullo Zoncolan. Il sorriso a poco a poco si spegne e incomincia a montare una certa inquietudine:" se comincia cosi'....come arrivo a fine giornata?".

Ma si sa, il gibernauta e' ingenuo e ottimista : in cima mi mangio una barretta e, ignorando gli sguardi un po' preoccupati dei miei due compagni di ventura di fronte alla mia aria sudata e paonazza, dopo un paio di foto parto allegro in discesa esclamando gioioso "e vai che si recupera!".

Prima di scendere a Garbagna

A questo punto la strada scende dolcemente in mezzo a prati verdissimi e l'illuso gibernauta ha gia' dimenticato le difficolta' della salita appena fatta. Ma poi, a poco a poco, la pendenza favorevole scompare e inizia a far capolino una sgradevole inclinazione positiva.
Qui Alessandro fa : "allora, si pedala veloci fino a Cabella Ligure e da li' comincia il falsopiano che ci porta ai 700m di Cosola : qui inizia la vera salita".

Deglutisco. Ormai e' da qualche minuto che non parlo piu' molto. La sottile inquietudine si e' trasformata in notevole strizza. Ale e Renato affrontano il "falsopiano" con buon ritmo : non faccio fatica a lasciarli filar via. Anzi. Faccio fatichissima a andare avanti.
Impressionante : un falsopiano si e' improvvisamente trasformato in una "verasalita", la velocita' scende e le gambe mi sembrano di mozzarella.


Val Borbera

Va sempre peggio, ogni tanto c'e' un piccolo strappettino (roba al 6-7%) e mi sento d'improvviso carico di giberne elefantiache. Va avanti cosi' per una decina di km, poi finalmente vedo apparire le prime case di Cosola. Ale e Renato sono tornati indietro a cercarmi (pensando forse avessi sbagliato strada). A questo punto il mio programma era chiarissimo "il gibernauta si ferma a Cosola, mette le gambe sotto un tavolino di un bar e vi aspetta : voi gazzellone salite fino in cima e il gibernauta si spara un paninozzo con coppa e coca cola"
Bel programmino che Ale accoglie cosi' " ma vala' beccati sta bustina di gel energetico e vieni su con noi...dai che si va.......".
Cosi' dopo aver ingurgitato il gel mi avvio mestamente verso il mio calvario mentre Alessandro scompare all'orizzonte (lassu') avvisandomi.." pero' occhio che la parte piu' dura arriva adessoooo" Insomma un vero motivatore.
Renato ha pieta' di me e mi accompagna per i primi tornanti, poi anche lui, forse per discrezione, decide di lasciarmi solo col mio dolore.

Calanchi e prati

E cosi' mi ritrovo su questa salita al 8/10% con 800 m di dislivello da salire e con la assoluta certezza che non avrei mai piu' rimesso il culo su una sella. La tentazione di stendermi su un prato a bordo strada a osservare le formiche e il loro lavorio e' assoluta.
Ma il gibernauta ha una caratteristica tipica (oltre alle giberne) : finche' puo' tiene duro. Come si dice : "Io, per ora, puo' ".
E quindi salgo lemme lemme mulinando lentamente le gambe. A poco a poco la quota sale e , dopo un paio di incontri con Coppi e Girardengo (che mi hanno raccontato di quanto anche per loro la salita fosse dura..ma forse non erano loro..) vedo sbucare le mitiche capanne.
Ci sono arrivato! E ci sono anche le giberne! Ma ora il problema e' tornare a casa.
A questo punto Ale gran motivatore ne lancia un'altra : "dai ragazzi che da qui sono solo 55 km e un piccolo dosso". Ma come 55 km? ma non erano 45? e poi come un "dosso"? i "dossi" di Alessandro sono pericolosissimi.

Finalmente dalla cima delle capanne di Cosola (1500m)

Mestamente risalgo in sella con la convinzione che il calvario non e' mica finito. E infatti, dopo la discesa molto tecnica fino a Cabella Ligure comincia un falsopiano in leggera discesa a fianco del Borbera (torrente bellissimo). Cioe' terreno classico del gibernauta. Ma il gibernauta se ne sta li', a ruota, con lo sguardo assente e la faccia grigia. E non vede l'ora che tutto cio' finisca.

Poi finalmente si arriva a Serravalle e vedo un cartello (santo subito l'assessore al traffico di Serravalle) che dice : "Novi : 5,5 km".
Ci siamo!
Ma poi, dopo una rotonda, mi si para davanti un rettilineone in salita (maledetto subito l'assessore all'urbanistica di Serravalle) : emetto un rantolo che attira l'attenzione dei miei due soci : "..occhio , che rumore era? hai bucato?".
Non rispondo.Medito le dimissioni dal mondo ciclistico, anzi, le dimissioni dal mondo.

Ma dopo la salitella arriva finalmente il cartello di Novi.
Arriviamo alla macchina : io scendo dalla bici e bacio con trasporto l'automobile giurando che non la lascero' piu'. Renato mi fa cortesemente notare che sarebbe la sua auto.

Ma un gibernauta alle capanne di Cosola dovrebbe andarci in macchina!

Alla fine 126 km per 2250 m di dislivello (devo dire che poi la salita la ho fatta tutta tra vam 700 e 800, quindi, poteva andare peggio........oddio...in quei momenti non mi pareva proprio).


Le foto sono QUI

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