domenica 6 giugno 2010


Da Santa Maria (della Versa) a Santa Maria (al Penice).

Dopo la crisi delle capanne di Cosola non avevo piu' avuto l'animo di rimettermi in sella per pedalare in salita. Si', ho fatto un'uscita di un centinaio di km in pianura, cercando di tenere una media ragionevole. Ma la salita e' un'altra cosa : la paura di ritrovarmi di nuovo impiantato su un tornante mi aveva fatto passare la voglia di riprovarci.
Pero' la Transalp incombe, ormai mancano meno di 3 settimane.

L'ultimo tratto della salita al Penice

Quindi decido di tornare su strade conosciute : la salita al Penice da Stradella la ho gia' fatta altre volte. La conosco, mi piace ed e' certamente abbordabile. Un ottimo percorso per ritrovare buone sensazioni in sella.

Dalla vetta (1450 m)

Stavolta pero' decido di partire da Santa maria della versa, risparmiandomi il drittone in falsopiano da Stradella, ma aggiungendo alla salita al passo il successivo strappo fino alla Vetta.
Parto verso le 10. Dopo meno di 2 km c'e' subito la salitella fino a Crocetta di Montecalvo Versiggia. Sono pochi km a pendenze dolci, che si snodano in mezzo ai vigneti. A poco a poco si sale in costa e gli orizzonti si allargano. Il clima e' ideale, soleggiato ma con aria ancora fresca. Fino al passo del Carmine c'e' solo da ammirare il panorama, tra saliscendi morbidi e continui.
La discesa del Passo e' divertente anche se il fondo stradale, come ovunque quest'anno, e' abbastanza rovinato.

Le ultime rampe della salita alla vetta

Da Moline comincia la salita al Penice. E' un lungo falsopiano fino a Romagnese : da qui in poi le pendenze cominciano a farsi sentire. Salgo bene, senza esagerare : in fondo oggi sono solo con me stesso, non c'e' nessuno da rincorrere col fiatone.
Arrivo al passo quasi senza accorgermene. Poco prima dello slargo, una brusca deviazione sulla destra immette sulla strada che porta in vetta al Penice.


Il Santuario di Santa Maria in vetta al Penice.

Ci ero gia' stato anni fa e mi ricordavo una salita abbastanza impegnativa : circa 4 km a pendenze prossime al 10%. Quindi me la prendo comoda : ci manca solo finire la benzina a pochi metri dalla Vetta. Il fondo stradale e' sporco e quindi si sale seduti, ma a me va bene. Riesco a prendere un ritmo abbastanza regolare con una cadenza bassa (circa 50 rpm) ma costante. In breve sono in cima. Purtroppo il cielo e' velato e il panorama che da qui potrebbe essere unico, oggi lascia a desiderare. Un paio di foto, un gatorade al bar e mi ributto in discesa. Una discesa lunghissima, fino a Moline da dove si ricomincia a salire per i morbidi tornanti del Passo del Carmine. Superata l'ultima ascesa della giornata ormai e' solo una lunga planata in
costa fino a Santa Maria della Versa.
Alla fine 90 km per 1860 m di dislivello pedalati a poco meno di 24 di media. Sono soddisfatto. Il ritorno del Gibernauta.

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