venerdì 21 agosto 2009


La salita ai Prati di Nago : 34X28 e dimenticarsi gli altri rapporti

Sabato mattina sono partito da Riva del Garda con l'intenzione di concentrare in pochi chilometri un po' di salita. L'ascesa ai Prati di Nago e' l'ideale.
Dopo una decina di km di riscaldamento fino a Torbole, si comincia la salita con la vecchia strada per Nago. Si tratta di un lungo rettilineo al 10% circa, l'ideale come ant
ipasto della giornata.
Attraversato il paese di Nago, dopo un breve tratto in falsopiano si attacca la salita vera e propria.

Sono 12,5 km di strada che si avvita verso l'alto sui costoni del monte Altissimo partendo dai 200 m di Nago si arriva ai 1525 m con la fine dell'asfalto.
I primi km sono quelli che soffro di piu' : pendenze c
ostanti oltre il 10% con poca ombra e pochi tornanti. In compenso si aprono panorami mozzafiato su Torbole e Riva, laggiu' 800 m piu' in basso.


Riva e Torbole

La strada quindi entra nel bosco : ho ormai acquisito un ritmo abbastanza regolare e il fresco aiuta molto, le curve sono piu' frequenti e le pendenze meno aspre.


Un classico delle gite in solitaria

Ma mancano ancora gli ultimi 2 km lungo i quali la strada fa un balzo di 240m : un balzo micidiale, soprattutto perche' a strappi violenti. Superare tratti al 18% anche se brevi e' durissima quando le gambe sono appesantite dal dislivello gia' macinato.

Il finale e' purtroppo un anonimo punto nel bosco in cui la strada asfaltata termina senza preavviso. Qui c'e' tempo per un breve sorso d'acqua e poi mi butto in discesa con grandissima attenzione. La strada e' stretta, ripida e piena di curve cieche, richiede massima prudenza. Ogni tanto mi fermo per ammirare il lago che a poco a poco si avvicina. Uno spettacolo incredibile.

Alle fine saranno 42 km per 1450 m di dislivello. VAM media intorno ai 900.

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