lunedì 14 settembre 2009

Intorno al Mottarone
Una bella domenica di sole ci ha spinto verso Nord Ovest, a cavallo fra le provincie di e Verbania/Cusio/Ossola e Novara per la scalata ad una delle salite piu' lunghe vicine a Milano : Il Mottarone da Baveno.


Lasciamo la macchina a Carpugnino, poco oltre l'uscita dell'Autostrada. Sono in macchina con Giorgio e in zona ci attende Francesco. I primi km sono in discesa e fa freschino, poi, raggiunto il lungolago ci infiliamo in un trenino di una quarantina di ciclisti che procedono a ritmo sostenuto. Si va tra i 35 e i 40 km/h e per fortuna Baveno arriva in un lampo.
Qui via la giacca a vento, e giu' la testa sul manubrio : inizia la salita alla vetta del Mottarone : sono poco piu' di 20 km di salita con un dislivello di circa 1250 m. La pendenza media non sembra impegnativa ma inganna : infatti la salita riserva i tratti piu' impegnativi proprio negli ultimi 2 km e a meta' e' interrotta da un paio di km in falsopiano.


Per i primi tornanti riesco a tenere il passo di Francesco ma poi le mie solite giberne si fanno sentire e mi trascinano inesorabilmente verso il basso : Francesco a poco a poco se ne va, Giorgio e' poco dietro di me. Insomma siamo arrivati in 3 ma in salita ognuno va col suo passo e si procede separati. Questo non dovrebbe essere un problema se non fosse che io a Gignese manco brutalmente la deviazione per il Mottarone e mi ritrovo quasi in paese. Qui chiedo e mi dicono di tornare indietro e di girare alla prima a sinistra, aggiungendo "ocio' che l'è dura..".
E in effetti il primo tratto di un centinaio di metri dopo la svolta è abbastanza in piedi ma nulla al confronto della rampa che compare dopo un tornantino. In questi momenti ripenso con gioia alla scelta di usare le ruote a alto profilo con dietro il 25 invece del solito 27, come sono stato intelligente.... Sono in piedi sui pedali e faccio una fatica bestia per raggiungere il breve falsopiano che mi consente di rifiatare un po'.

Insomma, questo strappo mi ha segnato le gambe e anche dove la strada spiana faccio davvero fatica a salire. Poi per fortuna arriva il breve pianoro prima della sbarra che blocca l'accesso alle auto per la salita in vetta. Qui mi aspetta Francesco che, molto cortesemente, mi ricorda che la vera salita comincia da qui. Che culo!


In effetti la salita vera, quella che non ha interruzioni, comincia qui con i tornanti che ci portano da 800 a 1450m in poco meno di 8 km. E gli ultimi 2 km sono i piu' duri.Pero' la soddisfazione di arrivare in vetta e dominare dall'alto 7 laghi e' davvero unica.
Una breve sosta caffe' e si riparte in discesa verso Armeno, sul versante del Mottarone di Orta. Prima di raggiungere il fondovalle giriamo a sinistra e affrontiamo la bellissima deviazione in salita verso Coiromonte. Una stradina stretta che si snoda in mezzo a prati e boschi di castagni, silenziosa e verde. Sono poco meno di 300 m di dislivello fino a Coiromonte, prima della nuova discesa sull'Alto Vergante e il ritorno a Gignese e Carpugnino.
Alla fine sono 1800 m dislivello in circa 60 km. Un giro impegnativo in un clima ideale fresco e limpido.

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