Gibernauta : sedicente atleta la cui robusta sagoma pare celare sotto l'aderente maglietta di lycra una cintura di giberne. In realtà non di giberne si tratta ma di una strategica scorta lipidica (che pero' resta sempre tale)
lunedì 4 maggio 2009
Due uscite in Val Trebbia
Dopo un lungo periodo di pioggia il meteo finalmente clemente ha offerto l'opportunita' per un paio di giretti in bici.
Venerdi'
Enrico ed io partiamo da Milano con l'idea di raggiungere gli amici in Val Trebbia. Molliamo la macchina poco dopo Piacenza e ci avviamo sulla statale verso Travo. Dopo una decina di km, su un breve falsopiano in salita la mia ruota anteriore aggancia la sua e faccio un bel volo. Un tizio in MTB che ci seguiva mi "spiana" la ruota davanti. Risultato : una sbucciaturina, un bel po' di botte, un portaborraccia rotto e la ruota davanti un po' storta.
Mi passa la voglia ma decido di provare a pedalare con il freno anteriore allentato. La ruota gira e quindi si riparte.
Raggiunti gli amici a Travo (Andrea, Ben, Giovanni) ci avviamo verso Passo Caldarola. Si sale a buon ritmo e in breve raggiungiamo il passo. Magnifico panorama grazie all'aria limpida : la corona delle Alpi si intravede in lontananza. Scendiamo a Mezzano Scotti per attaccare da Perino, dove ci raggiunge Giorgio, il passo del Cerro.
Qui il ritmo della salita e' piu' allegro e a me va bene dato che il finale prevede un falsopiano prima del passo : il tipo di terreno che prediligo (diciamo meglio : quello su cui soffro meno).
Dopo la discesa su Bettola e il lungo piattone verso Ponte all'olio e ci attende lo strappo di Bagnolo. Qui invece io soffro la pendenza piu' aspra e le gambe si inchiodano anche se la salita e' breve.
Alla fine saranno piu' di 105 km e circa 1600 di dislivello.
Sabato mi alzo ammaccato e dolorante : le botte escono il giorno dopo e quindi e' meglio stasene tranquilli.
Domenica.
Partiamo in 4 : Enrico, Annibale, Renato ed io.A Travo ci accolgono Andrea e Nicoletta : si parte.
Clima ottimo, aria fresca e sole. La salita al passo Caldarola da Mezzano Scotti e' dolce e piacevole. Dal Passo puntiamo in discesa su Agazzano e da qui saliamo verso il castello di Rezzanello e la cima di Monticello. Salita piu' impegnativa, stavolta, con alcuni strappi robusti. Il lungo saliscendi in costa e' molto bello perche' offre ampi panorami sia a destra, verso il Trebbia, che a sinistra, verso la Pianura.
La discesa richiede pero' molta attenzione : il terreno in molti punti ha ceduto e la strada offre spesso sorprese : buche, rughe sull'asfalto, dislivelli improvvisi, mucchi di terra.
Le piogge delle scorse settimane sono state eccezionali e le conseguenze si vedono. Spesso le colline e i prati sono sfregiati da cicatrici brune di freschi smottamenti.
In Belgio hanno il giro delle Fiandre, noi abbiam fatto il Giro delle frane.
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