Ballino, Durone, Zeller, Durone : una combinazione impegnativa.
Il lungo week end di inizio giugno e' stato inaugurato con una novita' : la salita a Zeller da Tione.
La salita prevede come antipasto la agevole scalata al passo Ballino e la prosecuzione verso il passo Durone. Da li' si scende a Tione che e' la base per l'attacco alla localita' di Zeller appollaiata circa 800 m sopra il fondovalle.
La salita al Ballino (questa altimetria si riferisce la lato di Tenno : il nostro versante e' quello di Pranzo, opposto, che ha pero un andamento simile) e' come sempre piacevole perche' non impegnativa e caratterizzata da spaziose panoramiche. Tra l'altro la giornata dal meteo dubbio ci ha regalato anche un bel cielo "mosso".
Scollinato Ballino, si scende a Fiave' e la salita al passo Durone parte dal centro del paese di Rango. Un bel borgo perfettamente conservato e le cui case sono arricchite da divertenti affreschi esterni. C'e' pero' poco tempo per godere delle bellezze architettoniche perche' i primi tratti del Durone sono ...duri.
Si tratta pero' solo dei primi tratti perche' poi la salita si fa larga e pedalabile.
Raggiunto il passo ci sono ormai 1250 m di dislivello nelle gambe e la discesa verso Tione arriva come un piacevole intervallo per far "girare la gamba". In effetti le pendenze soprattutto nel tratto finale sono davvero impegnative e viste in discesa non promettono nulla di buono : dovremo infatti affrontarle in salita lungo la strada del ritorno, ma con le gambe ancora piu' pesanti.
Questa volta al vostro reporter kazako (vedi maglia sopra) si e' aggiunto un compagni di scalata svizzero (eccolo qui sotto che si riposa in vetta al Durone..)
Una improbabile accoppiata Borat-Guglielmo Tell.
Da meta' discesa la vista spazia su Tione e si puo' ammirare anche il colle che dovremo scalare una volta raggiunto il fondovalle : Zeller eccolo laggiu' di fronte a noi.
La salita a Zeller attacca subito "rognosa" fin da dentro le propaggini di Tione, come si vede dalla foto qui sotto (che voglia di fermarsi a riposare al lavatoio..)
I primi chilometri sono davvero duri con la strada che sale costantemente al 10% o poco meno.
Il ciclista svizzero affronta la dura salita con passo regolare preciso e deciso (come previsto dal DNA e dalla maglia) e stacca il povero reporter kazako. Borat annaspa a 170 bpm e si aggrappa alla sua VAM 900 per cercare di non essere abbandonato definitivamente al suo destino.
Alla fine anche la maglia del kazakistan arriva in quota e la salita premia entrambi con un panorama spettacolare sulle Val Giudicarie e dietro sul gruppo del Brenta.
Non ancora soddisfatti decidiamo di proseguire oltre la localita' Zeller verso la malga. La strada sale ancora tra i pini e il fondo si fa impegnativo. Dopo un paio di chilometri inizia a piovigginare : meglio fare marcia indietro, ci attende la ripida discesa e la purtroppo ripida risalita al Durone.
Fortunatamente la pioggia la abbiamo lasciata in cima a Zeller. Da Zuclo riparte la salita al Durone che, da questo lato, si presenta molto piu' impegnativa sin dalle prime rampe in paese.
Sulle prime pendenti rampe del Durone il flemmatico svizzero riparte senza indugio e macina dislivello con tranquilla serenita'. Dal lato kazakistan si sbuffa e si suda finche' la strada non spiana un po' poco prima del passo : qui Borat decide un attacco suicida e rischiando il colpo supera Guglielmo Tell prima di esalare il penultimo respiro sul Passo.
A questo punto l'onore di giornata e' salvo : Zurigo - Astana = 1-1 e si possono rinfoderare le armi.
Una buona scelta perche' scollinato il passo si scende di nuovo a Fiave' per risalire per un paio di chilometri al Ballino. Non sono grandi pendenze certamente, ma al posto della gamba c'e' ormai un robusto ciocco di legna da ardere anche i pochi metri di dislivello sono una gran fatica. Da Ballino in poi e' solo discesa sul Garda, una bellissima planata che ormai conosciamo bene per concludere un bel giro di 90km con 2920 m di dislivello.
Ecco il solito resoconto fotografico :
Tenno Durone e Zeller |
3 commenti:
ciao, mi chiamo Stefano e vengo da sempre in vacanza a Pinzolo.
Stamattina, un po' incerto e soprattutto incredulo nel vedere il cielo pressochè sereno,
parto alle 8.40 da Pinzolo e raggiungo Tione, iniziando a scaldarmi la gamba scegliendo la variante Bocenago-Fisto.
a Tione fatico un po' a trovare l'inizio della salita che mi porterà, attraverso fitti boschi, fino all'abitato di Zeller. gentilmente una signora mi spiega quale strda prendere ad un bivio ai margini di Tione, dicendomi 'Guardi che la salita è mooolto dura...!'
vabbeh, ma proviamoci comunque
e in effetti dura lo è, soprattutto nel primo tratto e poi di nuovo verso i 3/4 della salita, complessivamente lunga 9 km. poi un falso piano in località Le Sole e quindi lunga discesa verso Breguzzo (qui, strada non in ottimo stato, complici anche le piogge abbondanti dei giorni scorsi).
rientro quindi a Tione, e un po' indeciso se fare il Passo Duron o il Passo Daone/Montagne, opto per quest'ultimo, non avendolo mai fatto da quel versante. Mentre il Duron l'ho fatto già qualche volta. mi aspettano circa 6 km con 750 mt dislivello e con tratti davvero tosti al 13-15% di media, sparsi un po' lungo tutto il percorso!!
qui trovo qualche ciclista che possa fungermi da punto di riferimento.
e alla fine raggiungo lo scollinamento, fresco e umidino... e giù verso Spiazzo. poi di nuovo Bocenago e Pinzolo. dopo 30 min è iniziato a piovere...
Totale 67 km e 1.770 mt dislivello
Daone dopo Zeller? un'accoppiata da veri amanti delle pendenze estreme!
Io sono femo ai box per manutenzione motore (ciclo antibiotici). Ritornero' in pista spero in settembre. Finora la meteo non mi ha fatto sentire molto la mancanza del pedale....pero'.....
Mah guarda, dopo un aprimavera sotto tono sto pian piano riprendendo un po' di forma.
Dove fai base? Io vivo a Milano/Sesto SG e in agosto spesso sono qui in Rendena.
saluti e in bocca al lupo per il tuo recupero!
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