Serata attardata. Domattina quasi quasi bigio. Poi, chissà com'è, alle 550 l'occhio si appalla da solo. Due alternative : mi giro e ripiombo nel sonno, oppure colgo quell'attimo eroico e mi alzo. Ed è la seconda.
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Dal punto di vista del Garmin |
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Dinamismo mattutino |
Prime pedalate tra netturbini e piccioni assonnati. Snocciolamento di ruota libera, mi affianca Annibale. Al ponte ci raggiunge Ale. Partiamo. Già dopo pochi colpi di pedale la cadenza è rilassata, la luce bionda aiuta. Si chiacchiera, ed è un piacere dopo giri tirati col fiato in gola. Alessandro ha sempre qualcosa da raccontare (interesssante la descrizione di come è addobbata una sala riunioni di una azienda che produce intimo sexy femminile) e Annibale.......be', è Annibale (mitico l'elogio del pavè sconnesso, bagnato lucido e sdrucciolevole che dovrebbe evocare singulti poetici nel ciclista metropolitano).
Si va così, e si torna così. Alla fine saranno i soliti quasi 60 km a poco più di 31. Ma la media non conta : torniamo a casa con animo più leggero (e non dipende dalle borracce svuotate).
E pensare che volevo starmene a letto. Cosa mi sarei perso. Basta parole : parlano le immagini.
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Riflessi metropolitani |
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Rando-Annibale |
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Don Alejandro Nostrils |
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Ombre lunghe sulla ciclabile |
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Verso Gaggiano |
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Annibale e le sue nuove MAVIC GIALLE! |
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foto in movimento = Orizzonti obliqui |
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Annibale nel bosco e mezzo/me (Maglia della Transalp!) |
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Nel fresco del bosco di Morimondo |
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L'ombra del fotografo |
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Chiacchierando con Ale : uno dei rari momenti in cui non lo vedevo con una prospettiva posteriore |
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Eccoci qua |
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Appunto, mancavo io con il sorriso un po' ebete... |
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Verso Morimondo |
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Mais |
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Nell'ombrosa galleria di granturco |
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Bosco e dislivello |
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Pedalando verso Fallavecchia |
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Raggi (di sole, non delle ruote) |
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Acqua, mais e cielo |
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Quiete |
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La sigla di chiusura del giro di oggi... |
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