domenica 20 novembre 2011

Il bello della corsa


Il bello della corsa
No, non mi sto riferendo al Gibernauta.
Il bello della corsa e' quando arrivano quelle giornate invernali da pianurona lombarda, col "nebiùn" che si appiccica ai profili delle case. 
Qui, il Gibernauta si esprime al meglio. Le comode giberne non sono piu' pesante fardello da trascinare con dispendio di preziose energie, ma diventano utile cuscinetto termico che protegge i visceri dal freddo pungente.


La corsa di oggi

 Non potevo quindi farmi sfuggire l'occasione di una mattinata come questa : temperatura di qualche grado sopra lo zero e una foschia lattiginosa che avvolge in Naviglio. Partenza alle 815 dalla Canottieri Milano con Pino, Stefano e Renato : prora puntata verso SUD, dove il nebbione si faceva piu' fitto.
Chiacchierando di tutto un po' a poco a poco passiamo i canonici punti di riferimento del podista del Naviglio : i primi e i secondi tornelli, il ponte al km 4, la tangenziale, la cima Coppi al km 7, fino all'ottavo chilometro facilmente identificabile per i curiosi disegni sull'asfalto (una serie di immagini in sequenza che dovrebbero dare l'idea del movimento : peccato che rappresentino armi, aerei da caccia, carri armati e soldati).


 Ogni tanto incrociamo qualche coraggioso ciclista. Temerario, a dire il vero, dato che il nebbione riduce al minimo la visibilita'. Piu' frequenti gli incontri con altri podisti che sbucano piano piano dalla caligine e altrettanto lentamente si rituffano nel vapore scomparendo come in una dissolvenza cinematografica. Il ritmo del ritorno e' un po' piu' veloce e c'e' tempo anche per una decisa accelerata degli ultimi 2-3 chilometri.
Ala fine saluti frettolosi, un po' per il freddo che morde quando ci si ferma, un po' perche' incombe il blocco del traffico.
16 km in carniere, e la confortante sicurezza che e' di nuovo iniziata la stagione che il gibernauta apprezza di piu'.




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