lunedì 22 marzo 2010


La mia Mezza maratona di Vigevano : legno e farina


Ieri approfittando del ritorno della primavera e del sorridente clima quasi estivo ho deciso di ritornare a battere i campi di gara podistici dopo un bel po' di anni. Siccome c'era la Stramilano che si corre praticamente sotto casa mia mi e' sembrato molto logico andare invece a Vigevano per corrrere la mezza di Vigevano. E che non c'era una mezza a Ragusa senno' non me la sarei lasciata sfuggire. Infatti non volevo correre in mezzo ai vecchi amici Canottieri, tanto mi vergognavo di come sarei andato piano. Cosi' mi sono ritrovato sulle scalinate dello stadio di Vigevano in mezzo ad uno dei gruppi piu' numerosi di Canottieri degli ultimi anni. Mica male per uno che voleva correre in incognito.

L'idea era poi quella di correre con mio fratello che, essendo piu' giovane di me di ben 995 giorni (mica pochi), corre come una lepre e mi ha promesso di accompagnarmi in questo rientro. Gentile da parte sua : tra di noi non c'e nessuna competizione pero' a me' chissa' perche' e' venuto un trabocco di bile che sono ancora verdastro in faccia , quando lui ha battuto il mio personale (risale al 1935 circa...eravamo io e Dorando Petri) a Trecate nel 2009. Quindi e' bello adesso correre con lui che cortesemente mi dice :" tranquillo corriamo insieme, ti accompagno volentieri sto con te..mica voglio far fatica." Cosi' con l'orgolio sotto i tacchi decido che daro' tutto anzi, di piu', per fargliela vedere al "bocia".
La partenza dallo stadio e' bellissima : c'era un gonfiabile da un lato (partenza) e uno dal lato opposto (arrivo). Devo dire che ho dovuto faticare per resistere alla tentazione di limitarmi ad un solo giro di pista e tagliare il traguardo a braccia alzate gridando come un pazzo tra lo stupore della folla.
Il resto e' una bella corsa in downtown Vigevano (niente tracce del maestro) e nella campagna circostante in una rigogliosa primavera grigia e marrone.


Il giro di pista prima del traguardo.Di fianco a me : mio fratello; poco dietro : Pinocchio bruciato nello sprint.

La mia gara devo dire e' andata molto meglio del previsto. Di solito chi arriva proprio alla base del podio vince la medaglia di legno. Ebbene devo dire che anch'io mi sono difeso : a Vigevano ho infatti vinto le gambe di legno. Me le hanno consegnate gentilmente al 16mo kilometro (strano, prima dell'arrivo). Ho cercato di rifiutare il gentile dono dell'organizzazione ma hanno molto insistito. Cosi' dal 16mo kilometro , con dei polpacci che a intervalli regolari si trasformavano in graziosi tocchi do mogano, ho corso nella categoria burattini e , anche qui, mi sono difeso molto bene. Ho battuto allo sprint Pinocchio e due pupi siciliani.
Mio fratello ha corso con me, salvo fermarsi due volte ai ristori, due volte a fare la pipi' (mi pare una volta anche a fare la popo'. Ma prima ha comprato il giornale e se lo e' portato dentro il cesso chimico perche' se lui non legge almeno tutta la terza pagina cultura intera del Corriere e della Stampa non ...produce), ha sbagliato a 3 incroci e si e' fermato in un molino per comprare due sacchi da 10 kg di ottima farina di Vigevano che ha portato con se' al traguardo. In tutto cio' e' partito con me e ha tagliato il traguardo proprio prima di me (coi 2 sacchi in spalla e il giornale sottobraccio).
Poi all'arrivo ha scansato Pinocchio e mi ha dato una pacca sulla spalla con la mano infarinata (e io con le gambe dritte come fusi son cascato a faccia in giu') dicendo :" visto che finalmente hai ricominciato a corrrere e gia' facciamo le gare insieme che' andiamo uguali?"

Eh....son soddifsazioni.

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