Dreilander 2009 : prima tappa – Scuol - Nauders : La Kaunertal
Devo ammettere che mi sentivo un po’ Fantozzi : dopo settimane di tempo bello stabile e secco, proprio nel weekend previsto per la pedalata alpina si profilavano piogge e bruschi abbassamenti della temperatura. Cosi’ e’ con un po’ di fastidioso senso di “presa per i fondelli” che ci siamo ritrovati in macchina (in 4 : Annibale, Alessandro, Renato ed io) nel soleggiato pomeriggio di giovedi’, sapendo che oltralpe ci attendevano nubi e freddo per i 4 giorni successivi. Pero’ s’ha da fare e si fa. In serata hanno raggiunto Scuol anche Mauro e Corrado per completare il sestetto che nella mattinata’ uggiosa di venerdi’ si e’ avviato lungo il fondovalle per la prima tappa di questa Dreilander.
Il menu’ di giornata prevedeva circa 150 km, con al centro la salita nella Kaunertal fino al ghiacciaio Weisseeferner. Lo sconfinamento Svizzera/Austria e l’avvicinamento a Prutz vedono un graduale e ovvio peggioramento del tempo : la Kaunertal ci ha quindi accolto con nubi basse e cariche di pioggia.
Come previsto Alessandro e Corrado (una categoria a parte per loro due) si sganciano e attaccano le prime rampette con passo deciso. Noi 4 procediamo a ritmo piu’ tranquillo, soprattutto perche’ sapevamo di avere davanti ben 38 km di salita da 850 a 2800 m.
La Kaunertal ci attende
A meta’ del primo tratto verso il lago attacca a piovere con decisione. Renato ,Annibale ed io ci fermiamo a bordo strada sotto dei pini e Annibale si accorge in ritardo di avere inconsciamente usurpato il posto preferito di alcune vacche pascolanti nei dintorni.
Annibale usurpatore se la vede con le vacche
Dopo poco spiove e noi ci rimettiamo in marcia. La strada sale ora con decisione e, vuoi per il pedaggio auto, vuoi per il tempo infame, il traffico e’ davvero nullo. Poco prima della diga le rampe si fanno un po’ piu’ cattive e ci portano rapidamente sul falsopiano del lago. Qui ritroviamo Alessandro e Corrado. Piove, fa freddo, il fondo lago verso il ghiacciaio e’ scuro.
Stausee Gepatsch
Alla vetta mancano ancora 1000 metri di dislivello. E’ logico tornare indietro. E cosi’ infatti decidono Alessandro, Corrado e Mauro.
Renato, Annibale ed io, invece, siamo poco razionali e un po’ pirla, e quindi proviamo a proseguire. All’inizio Giove Pluvio ci bastona senza pieta’, cercando di convincerci a mollare, ma alla fine del lago la pioggia smette e cominciamo a salire all’asciutto.
I tornanti finalmente asciutti
La strada e’ magnifica : tornanti avvitati nelle rocce ci guidano velocemente in alto, il verde si dirada rapidamente e oltre i 2400 appare il Weisssee incastonato tra 2 ghiaioni.
Il Weisssee dall'alto
Da li’ in avanti si sale in ambiente di vera alta montagna : rocce, ghiaioni e qualche nevaio. L’arrivo sul piazzale ai piedi del Weisseeferner e’ emozionante : la lingua del ghiacciaio e’ proprio li’ pochi metri davanti a noi.
Finalmente il ghiacciaio e compare anche l'azzurro
C’e’ il tempo per una rapida rimpinzata con paninetti preparati la mattina e , dopo esserci adeguatamente coperti , ci si lancia in discesa.Il fondo stradale e’ asciutto e possiamo cosi’ goderci almeno una trentina di chilometri di planata.
I tre superstiti in vetta
Troppo bello per essere vero, ed infatti ricomincia a piovere , una pioggerella che ci accompagnera’ fino a pochi chilometri prima di Nauders dove chiudiamo la tappa di giornata con 157 km e 2700 metri di dislivello. La scelta di proseguire si e’ rivelata azzeccata : ci siamo goduti in pieno una salita emozionante che in quanto ad impegno e spettacolarita’ ha pochi eguali in Europa. E domani ci aspetta Re Stelvio.
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