IL BONDARDALA (MONTE BONDONE E PASSO BORDALA)
Dopo il mitico Bordandone (Passo Bordala e Monte Bondone, non potevamo certo lasciarci sfuggire l'occasione di rifare il percorso in senso inverso.
Scollinato il paso sant'Udalrico dopo Drena si apre una lunga dolce discesa verso Lasino. Da qui si attacca la salita verso la vetta del Bondone. Sono circa 22 km di salita per circa 1200 m di dislivello. Una salita molto graduale e dolce, quindi, ma impegnativa per la lunghezza. La strada e' splendida : non c'e' traffico e l'asfalto e' perfetto. In piu' si sale all'ombra nei boschi fino a Lagolo (dove c'e' appunto un laghetto). Qui inizia la seconda parte della salita che, come testimoniato dallo sguardo spento del ciclista nella foto, prende lo scalatore per sfinimento.
La strada sale lungo le pendici ovest del monte aprendo bei panorami sulla Val di Cavedine 800 m piu' sotto.
di conifere. Evidentemente il richiamo allo stravaccamento sui prati e' molto forte e lo si ded
uce dalla cartellonistica locale.
Il panorama e' davvero magnifico anche se c'e' un po' di foschia.
Dopo il lago fortunatamente la strada sale nel bosco. Siamo all'ombra ma la salita non si addolcisce.
Dopo qualche tornante la strada sale meno aggressivamente e dopo una rapida serpentina in mezzo ai prati per gli ultimi 100 m di dislivello si raggiunge il passo Bordala.
Da qui e' una lunga discesa fino a Riva dove chiudiamo il giro per 110 km e 2630 m di dislivello (la differenza con il Bordandone e' dovuta alla variante dentro Drena che ha aggiunto poco meno di 80 m di dislivello).
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