venerdì 9 maggio 2014

Treni e trenini

Darsena mattutina
 Solite 630, solito San Cristoforo : stamattina siamo in 6. Ai 4 di martedì si sono aggiunti Leonardo e Giovanni.
Primi colpi di pedale morbidi lungo il Naviglio, ciacolate da comari fin che si puo' : ma fino a quando si puo'? Come direbbe il compianto Boskov :  "ciacola è fin quando Emanuele fischia".

Emanuele, il treno della bassa, ad un certo punto, anche senza fischio preventivo, si mette davanti e va. Semplicemente va. Dietro di lui cala il silenzio. Solo Martin, ogni tanto, si esibisce in strappi missile con cadenza esagerata (veri e propri momenti froomici) che hanno l'unico effetto di infastidire leggermente la locomotiva che si vede costretta a rompere il regolare ritmo dei 37/38 kmh.

Leonardo, in uno dei rari momenti di pausa (temporanea distrazione della locomotiva) mi spiega il perchè di Italia 90 : il sottopassaggio dietro Gaggiano che stiamo attraversando è una vera e propria cattedrale nel deserto nata in occasione dei mondiali. Un ardito svincolo sotterraneo di magnifica e stentorea inutilità.

Ma..ocio, Emanuele ha riacceso i vapori. In carrozza! Come sempre la prima classe è in coda treno ed io è proprio lì che me ne sto acquattato.

A Robecco (d'ora in poi Robecco-scalo) ci dividiamo in due gruppi : Emanuele, Martin e Leonardo continuano alla volta di Abbiategrasso; Giovanni Ottaviano ed io decidiamo di rientrare.
Così da una parte se ne fila via un Italo-treno di sola prima classe, mentre noi cerchiamo di organizzarci  in un più modesto Rivarossi.

Da Robecco sono 25 km caratterizzati , in sostanza, da una sola curva a angolo retto. Ideale per le trenate. Peccato che la Locomotiva stesse in quel momento bruciando le rotaie verso le vallette dietro Abbiategrasso e si sa, un treno di soli vagoni non va mica tanto lontano.
Eppure, anche con questa seconda metà senza testa-treno, riusciamo a rientrare in stazione dopo 53km alla più che rispettabile media di 33 kmh.

Intanto, qualche km più indietro :  Chissà se Emanuele-Italo ha fatto tappa da Besuschio, o se , attraversando il passaggio a livello di Abbiategrasso non ha imboccato la strada ferrata optando per il percorso a lui davvero più congeniale per trovarsi coi suoi simili?



Naviglio e gommoni

Gozzi-gommoni (gozzoni? gommozzi?) sul Naviglio

Retro San Cristoforo

San Cristoforo pungente

Leonardo e Ottaviano

Emanuele, Martin e Giovanni


2 commenti:

ottaviano sanseverino ha detto...

non fermarsi a Besuschio pe run caffè è un reato. lo dice il codice penale. inseriremo la sosta come tappa obbligata in qualunque giro navigliesco: ottaviano

Franco ha detto...

Hai ragione , lo metto nella mia agenda come appuntamento fisso non prorogabile