lunedì 5 aprile 2010

Il sentiero Torbole-Busatte-Tempesta : una volta tanto la bici resta a casa.

Mio fratello me lo aveva detto : "prima o poi devi venire a fare una corsetta su questo sentiero, e' magnifico".
Cogliamo l'occasione di un clima un po' incerto e, lasciata la bici a casa, affrontiamo questa "corsetta tra i boschi".


Il panorama dalla prima scala : laggiu' Peschiera




Il sentiero si snoda lungo un costone del monte Altissimo, parte da Torbole e in un piacevole saliscendi porta a Tempesta. Il "piacevole saliscendi" e' fatto di salita-salita-salita-salita-salita e poi breve ma ripidissima DISCESA SU SCALE RIPIDISSIME. Insomma in salita ci si sfianca ma in compenso in discesa ci si frantumano gli zebedei con gli occhi che vanno in palla per tenere sotto controllo i ripidi scalini.

Verso Tempesta

Il percorso pero' offre certi scorci panoramici davvero mozzafiato che ripagano ampiamente della faticaccia.

La scala piu' lunga : laggiu' sono io che saluto



la strada tagliafuoco che sale da Tempesta




Per fortuna correvo con mio fratello che conoscendo il percorso mi ha aiutato nel dosare le energie. In fondo si tratta di una corsa che, compresa la risalita finale a Nago, prevede ben piu' di 500m di dislivello positivo e quindi non va preso sottogamba (nel vero senso del termine).
Cosi' e' stato molto utile che lui , una volta raggiunta Tempesta, mi abbia avvisato "ecco, da qui si sale solo un pochettino lungo questa strada e poi la salita e' finita...poi solo discesa..!"
Io avevo gia' la lingua sotto le suole e quindi mi sono sentito molto rassicurato. Mi fido, io.


Noi due dallo spuntone "Rocky Balboa" la Cima Coppi del sentiero

Bene. da quel momento abbiamo iniziato una salita su questa stradina tagliafuoco maledetta che aveva un sacco di curve. Prima di ogni curva Renato mi fa " ecco,...dopo quella curva spiana e c'e' lo spuntone panoramico!". Ho contato 12 curve senza nessuna spianata, prima di vedere finalmente lo spuntone panoramico. Ogni volta, prima della curva, spremevo le ultime energie. Ma poi ce ne era un'altra. Che gentile da parte sua.


Torbole : ormai stiamo scendendo



Renato verso fine percorso : notare l'aplombe rilassato. Nel frattempo io stavo esalando gli ultimi rantoli.

Raggiunta nuovamente Torbole Renato propone : " dai che saliamo a Nago e aggiungiamo un altro pezzo al giro!"
Io non avevo fiato per rispondere alcunche' (se non un "..pffffff") , concentrato sulla pura sopravvivenza.
Lui : "ottimo! chi tace acconsente. E via che si va, dai che e' una BELLA SALITA!".
Ora,il concetto di BELLA SALITA dopo che uno aveva 480 m di dislivello nelle gambe e piu' di 1h di corsa...be' e' un concetto abbastanza relativo. Salendo su questa stradina di campagna si sbuca nella piana di Nago lungo la stradina che porta ai Prati di Nago. Renato rilassato e in versione aulica, correndo in salita ammira il panorama dall'alto e fa : " che roba sembra di essere in paradiso!", Io arrancando ansimante dietro :" mpuf...pant...a ...me...mi pare....piu' pant...un ...Purgatorio...."
Son belle soddisfazioni anche nella corsa in salita.


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