lunedì 5 aprile 2010

Due sorelle in sosta

Cosa c'e' di piu' bello del primo giro con la bici nuova?


Davvero nulla. O forse ......un giro con un compagno di pedale che ha una bici uguale alla tua e che ti puo' guidare alla scoperta delle specificita' e dettagli del nuovo telaio.
E' quello che e' successo a me : prima uscita con la nuova C50-DuraAce in compagnia di mio fratello armato anch'egli di C50.

Orgoglioso del nuovo mezzo


Eccolo in tutto il suo splendore


Renato poco prima del passo Ballino

Il giorno prima faceva freddo e pioveva. Cosi' basta salire di poche centinaia di metri e gia' la neve sembra cosi' vicina. Il percorso e' un classico del luogo : salita dolce al Passo Ballino (circa 800m) discesa a Fiave' e poi salita altrettanto dolce ai mille metri del passo Durone.

Un classico di stagione che di solito in questo periodo si fa con braghe corte ma che invece quest'anno ci vede bardati da pieno inverno. In cima al Ballino c'erano 6 gradi e nei brevi tratti in discesa si sentivano tutti.

La valle di Fiave'

La salita al Passo Durone al sole e' come al solito bellissima : una stradona larga senza macchine che sale dolcemente in mezzo ad un bosco profumato chiazzato qua e la' di neve. In cima pero' la neve e' ancora abbondante e consente inquadrature molto scenografiche

Renato in vetta al Durone


La grande creatura in mezzo alla neve


Entusiasta del nuovo mezzo con Rango sullo sfondo

La nuova bici e' fantastica. Non c'e' da stupirsi se la chiamano la Ferrari delle bici. D'altro canto ho scoperto che per fare il C50 Colnago usa una fibra di carbonio che viene prodotta da una casa tedesca che ha solo 3 clienti : Ferrari, Porsche e, appunto, Colnago. Magari sara' anche merito delle nuove ruote DuraAce1380 carbon, pero' la pedalata e' veramente vellutata e ciononostante in salita il telaio e' reattivo e scattante (per quanto posso essere scattante io...). Ho provato varie bici finora : acciaio, alluminio, carbonio compact fasciato, carbonio normale fasciato , ma non ho mai provato la sensazione di comfort che ho provato con questa bici. Sembra di pedalare sul morbido. Bellissimo. Poi in discesa le traiettorie sono precise e taglienti e anche il test senza mani a 50 km/h in discesa non si e' concluso "senza denti" : il manubrio sta solidamente indirizzato dove lo porta il baricentro del ciclista.


Renato a Fiave'

I due fratelli prima della discesa

Alla fine (55 km e 1400 m di salita) un solo ramarico : avrei voluto aggiungerci altri chilometri e altri metri di salita per godermi ancora la nuova bicicletta. A questo punto tocca davvero allenare la gamba.....

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