Gibernauta : sedicente atleta la cui robusta sagoma pare celare sotto l'aderente maglietta di lycra una cintura di giberne. In realtà non di giberne si tratta ma di una strategica scorta lipidica (che pero' resta sempre tale)
martedì 15 luglio 2008
TOUR TRANSALP 2008 : ANCHE QUEST'ANNO CE L'ABBIAMO FATTA.
L'organizzazione e' sempre ottima molto puntuale nella assistenza e nel controllo percorso e consegne borse. L'arcobaleno la sera a San Vigilio : da domani non piovera' piu'.
Ed ecco i due eroi all'arrivo della tappa di San Vigilio di Marebbe.
Il percorso e' stato per molti versi splendido, esclusa la settima tappa.
L'ampio prato di Sexten
La partecipazione e' sempre piu' agguerita : io e Renato pelosi eravamo una vera rarita' in un gruppo di 1100 ciclisi lucidissimi e tiratissimi.
La fatica : Fatica fisica elevata nella tappa "monstre" di 130 km e 3300 di dislivello, fatica "psicologica" elevatissima nella tappa finale di pianura e fatica "climatica" bestia nella tappa del Giovo e Rombo. La sera prima della tappa del Rombo : acqua minacciosa a Solden
Eccoci qua (in secondo piano) con le facce un po' "tirate" alla partenza della tappa del Rombo e Giovo sotto l'acqua.
La nostra performance : abbiamo chiuso una trentina di posti in meno rispetto allo scorso anno 323 su 550 ( e 102 di categoria su 199 iniziali) contro il 355 su 550 del 2007.
Anche quest'anno abbiamo fatto una inesorabile progressione dopo che nella seconda tappa (quella del Rombo a 2 gradi e del Giovo interamente corsa sotto la pioggia gelida battente) abbiamo perso 57' nelle soste tecniche per ristorarci e vestirci/svestirci. Alla fine vedendo quelli che scendevano il Rombo tremando pericolosamente e al limite dell'ipotermia e' andata bene cosi'. Da li' in avanti e' stato un continuo scalar di posizioni, anche nella tappa piu' dura (da Sesto a Falcade) in cui io ho addirittura bucato sullo Staulanza.
Falcade : arrivo "preoccupato" dopo la foratura sullo Staulanza.
Ironicamente la miglior prestazione relativa e' giunta proprio nella tappa che ho odiato di piu' : quella di pianura in cui abbiamo tirato 154 km a 38.6 di media e siamo arrivati a 7 minuti dai primi e in 56ma posizione di categoria.
San Vigilio sol sole (finalmente..)
E qui il discorso va approfondito : il fatto che ci sia un livello competitivo sempre piu' alto ha spinto tutti un po' oltre i propri limiti. Cosi' in discesa quest'anno abbiamo visto molte piu' cadute
dell'anno scorso. Ma questo ci puo' stare : in fondo se cadi in discesa e' perche' hai sbagliato qualcosa. Invece non ci stanno le numerose cadute (alcune anche davvero gravi, gente volata nei fossi a 45 km/h) che abbiamo visto sabato in pianura. Qui la componente culo e' fondamentale : quando sei in gruppo con lo sguardo fisso sulla ruota di quello davanti e per una buca vola una borraccia ....il gruppo letteralmente "esplode" e evitare queste imprevedibili trappole e' davvero uno stress terribile. Quindi ho promesso a me stesso che non faro' mai piu' gare di bici in pianura.
A parte questa ultima tappa cattiva, il giro e' stato molto faticoso (il Garmin mi ha dato tra le 4900 e le 6700 calorie al giorno) ma davvero molto bello e la soddisfazione finale e' notevole. Quest'anno poi passare tra montagne che conosco un po' e' stato molto gratificante : la planata su Cortina con l'anfiteatro delle Tofane davanti in una giornata di primo vero sole e' stata emozionante.
Ed ecco alcune foto : https://goo.gl/photos/nk3Eu5ZcoQhkG9RXA
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