Caldarola e Santa Bastarda ovvero : la crisi del cronista kazako
Avevo studiato un giro in Val Trebbia molto ambizioso. Passo Caldarola, Santa Barbara, Prato Barbieri e poi il Cerro in un unico anello di 120 km circa e piu' di 3mila metri di dislivello.
Mi avevano avvisato : bel giro ma occhio al caldo!
Io non ci avevo creduto : in fondo si tratta di stare sempre sopra i 250 m e quindi.....
Invece avevano ragione. Ah come avevano ragione!
Siamo partiti prestino e per le 1030 eravamo in cima al Caldarola scalato a ritmo allegro (17,5 km/h di velocita' media).
Da li' la discesa a Perino e' davvero bella e ci ha ben disposto per la scalata a Santa Barbara.
Ma il caldo e le feroci discesine e strappi del Santa Bastarda mi hanno completamente bollito dopo meno di 5 chilometri di ascesa.
Ecco come ero conciato :
Dopo un paio di km di salita barcollante sotto il sole a 33 gradi mi sono letteralmente tuffato sotto una fontanella. Una rinfrescata che mi ha dato un po' di brio. Quanto basta per arrivare in cima al passo , all'Angelone di Sant'Agostino. Li' e' apparso chiaro che il programma originale era temerario e azzardato. Quindi : dietro front e ritorno in auto per 80 km e 2000 di dislivello feroci.
Non avevo nemmeno voglia di fare le foto. Queste sono le poche che ho scattato : SANTA BASTARDA
1 commento:
Conosco bene l'ascesa da Perino al Santa Barbara e soprattutto il tagliagambe del primo tratto fino a Macerato che con il caldo estivo diventa ancora più ostico. Si apprezza decisamente di più in maggio e in settembre/ottobre quando le temperature si fanno più abbordabili e il traffico è praticamente inesistente. Comunque all'arrivo alla statua alata anche la mia faccia non è molto diversa dalla tua. Ciao. Ferdinando
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