E' ormai un appuntamento fisso della stagione ciclistica internazionale : il mitico trofeo Mottarone organizzato magistralmente da Alberto, Gianfranco e Marco.
Una parte del gruppo alla partenza |
Arrivata alla sua quattordicesima edizione, ormai ha raggiunto un livello degno di una grande classica. Pettorali e servizio cronometrico ufficiale, piu' di 110 partenti e organizzazione meticolosa.
Io arrivo a Baveno con Andrea, fortissimo triatleta che si presenta con la gamba bella lucida. Dopo il raduno e la distribuzione pettorali ci si concentra poco prima della linea di partenza. Il gruppo è imponente e decisamente allegro e rumoroso. Alberto riesce a fatica a imporre un secondo di silenzio nel quale scatta il fatidico grido .."pronti...VIA!"
Prima della partenza, da sx : Andrea the future King of Mottaron, io-gibernauta, Martin, Andrea, Giovanni |
Sempre da sx : Andrea the future King of Mottaron, io-gibernauta, Martin, Andrea, Ottaviano in "borghese" per scortare il figlio sul percorso dedicato ai junior. |
PUM! tutti partono a palla di cannone. Ora io lo so che in questi casi chi non ha grande dimestichezza con le salite lunghe tende a strafare nei primi tornanti. e so anche che la prima parte della salita non è da sottovalutare perchè parte subito al 6/7% e lì sta per 6 km.
Ma come si fa a farsi sfilare da tutti? E così cerco di evitare di farmi prendere dall'ansia di restare indietro ma allo stesso tempo evito di trovarmi proprio in fondo al gruppo.
Da Baveno a Levo : partenza a sparo... |
Martin che ho trovato alla partenza mi fa compagnia e, lui, ha anche la forza di chiacchierare.
Mi ricordavo e mi avevano avvisato : gli ultimi 4,5 km sono i più duri. Sono tutti a poco meno del 10% con punte al 12-13% e arrivano dopo 15 km di salita. Insomma, la classica mazzata finale.
Ormai il 34x28 è fisso e tenere una cadenza decente è davvero duro. Sto salendo quasi al massimo (d'altro canto nelle gare fra amici l'importante è partecipare in allegria, non competere, no?) e mi trattengo un filino solo perchè temo l'ultimo km. A poco a poco vedo comparire davanti a me il plotoncino di prima e sempre a poco a poco vedo che li recupero.
Gli ultimi 4,5 km : la sparata finale |
Grandissima soddisfazione. E poi considero un gran successo essere arrivato "solo" 10 minuti dopo Andrea che ha vinto la cronoscalata di quest'anno. Ed era anche la prima volta che faceva questa salita!
Un gentile signore mi riporta il polmone sinistro che ho sputato lungo l'ultimo strappo. Tornato ad uno stato più umano c'è il tempo per la mitica polentata con premiazione guidata da un Marco sempre esplosivo, anche dopo 20 km di salita in bici. E quest'anno sono riusciti anche a raccogliere fondi per l'associazione Andiamo.
Sul Mottarone ci ho lasciato un polmone. Me ne resta ancora uno : ottimo così almeno potro' esserci anche l'anno prossimo.
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