giovedì 6 settembre 2012

Pedalando con quelli forti....


Pedalando con quelli forti ....si fatica. Solito giretto mattutino (ma ormai alle 630 è ancora buio) nelle risaie a sud ovest di Milano.
Gruppo tosto : AleLokomotiv, TriEnrico e il solito gibernauta. Al trio si aggrega Andrea, forte triatleta. Vista la compagnia il gibernauta farebbe meglio a starsene schiscio a ruota. Invece che fa? Convinto di dover fare gli onori di casa si lancia in improbabili trenate davanti al gruppetto : dietro, visto il ritmo blando, scherzano e chiacchierano, davanti il gibernauta strabuzza gli occhi e sputacchia pezzetti di polmone qua e là. Lungo la strada raccogliamo anche due altri ciclisti mattinieri che si aggregano. Fortunatamente dopo pochi km Ale si commuove, mi affianca e mi passa dolcemente.Anche se non apre bocca , è come se dicesse "ok nonno, grazie eh!, ma se ti sposti cortesemente un attimo adesso noi vorremmo andare in bici".

Andrea, TriEnrico e AleLokomotiv.
Quando mancano una ventina di km mi affianca Andrea (non uscivamo insieme da un po') che nota :" vedo che adesso pedali molto più agile di prima.." Io, orgoglioso del quasi complimento confermo "sì, da un po' cerco di tenere sempre cadenze tra 95 e 100". E lui "ottimo, se ci si abitua si risparmia molto la gamba, sopratutto nei giri lunghi".
Passano 2 minuti e TAC! mi si sfila il cavo del deragliatore che resta bloccato sul 34. "oh! compari! guardate che io ho solo il 24, non esageriamo senno' non vi tengo dietro!" Risposta " sì sì' non ti preoccupare tanto siamo in anticipo".
Ecco : da lì in poi la media si alza inesorabilmente, Ale si mette davanti e tira a 36-37 , prontamente rimpiazzato da Andrea che si mette poco sotto i 40. Io, dietro, arranco con le gambe che mulinano a più non posso spingendo un rapportino ridicolo. Frullamenti e vibrazioni che dopo un po' mi sembra che mi si debba svitare una chiappa. 
Bello gli amici, no?
Alla fine media 31,6, anche con qualche stop.

P.S. In ufficio devo tenere le gambe accavallate sotto la scrivania senno si rimettono a girare da sole come pazze.


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