giovedì 5 luglio 2012

Il nebiùn che non ti aspetti



Eh..sì. Quando salti in sella in una mattina di luglio proprio non ti aspetti di trovarti, dopo pochi chilometri, a pedalare in una bruma lattiginosa.
E invece eccoci qua : in 4 (AleLocomotivaUmana, Renato, Enrico ed io) occhiali appannati, casco gocciolante e occhi strabuzzati per identificare i possibili rischi davanti a noi. Era previsto il solito giro in mezzo alle risaie di Noviglio ma vista (cioè NON vista) la scarsissima visibilità abbiamo optato per un alè e retour lungo la ciclabile che va verso Bereguardo.

Anche con la nebbia il paesaggio ha un suo fascino tipicamente lumbàrd.

Siamo allineati e coperti dietro AleLocomotivaUmana che come si sa mal sopporta avere qualcuno davanti. Quando si va sul filo dei 35-36 star dietro poi fa comodo, soprattutto per  un gibernauta poco allenato.
Alessandro (in uno dei rari momenti in cui lo vedo di fronte) e Enrico
 Mentre io arranco dietro ad Ale, Renato ed Enrico chiacchierano amabilmente di bici e telai. Entrambi sfoggiano due bici fiammanti (quella di Renato nuovissima nel telaio,(prima uscita) quella di Enrico già da lui cavalcata in un paio di altre occasioni). Renato, feticista colnaghista, ha sostituito il telaio della sua De Rosa King con un classicissimo Colnago Extreme Power. Con lunghe ricerche ha scovato un rivenditore Colnago di Sirtori che aveva ancora in magazzino questa opera d'arte ciclistica intonsa. Dopo una trattativa serrata ("Buongiorno, quanto vuole per quel telaio Extreme Power? Ah sì? Ok lo compro") ha messo le mani (e le chiappe sulla sella) di un telaio Colnago Extreme Power NOS. Che secondo lui vuol dire New Old Stock, per me invece sta per No One Searching (it).


Renato in sella al nuovo mezzo

Pedaliamo nella bruma e dopo un po' le bici (NOS e non NOS) sono coperte di uno spray leggero d'acqua.
Il ritorno verso Milano è veloce e in città splende un sole afoso. Un effetto decisamente straniante dato che pochi minuti prima scivolavamo in una campagna immersi in un clima da casoela polenta verza e muset. Esperienze da ciclista mattutino.

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