domenica 11 dicembre 2011

Varie specie di gibernauti

Varie specie di gibernauti.

Il naviglio di fronte alla Canottieri la domenica mattina
Come accade spesso in natura, anche il gibernauta si presenta sotto varie possibili forme.
Ma andiamo con ordine. Weekend d'ordinanza con il giro in bici di sabato e la corsetta matutina la domenica. Sabato il Gibernauta "original" ha seguito Giorgio in una passeggiata nella bruma della bassa. Raggiungere Bereguardo sulla ciclabile è un pò come fare un pezzo di Giro delle Fiandre : la pista lungo il Naviglio è molto rovinata e è quasi impossibile evitare le buche. Una bella massaggiata al posteriore, quindi, prima di arrivare a Bereguardo e puntare nuovamente la forcella anteriore in direzione Milano.

La fatica si fa però sentire, forse a causa della corsa di venerdì, e il Gibernauta si ritrova a fine gita davvero ben spremuto.
Il giro di sabato

Con queste premesse, quindi, il gibernauta si ritrova il giorno seguente alla Canottieri Milano per la consueta corsa domenicale. Alla partenza si presentano di fronte al Gibernauta: Pino aspirante gibernauta (ma in via di promozione definitiva per evidente ammirevole dedizione assoluta alla causa gibernica), Renato lo smilzo veloce e Carlo, amico di Renato e all'apparenza anch'egli estimatore della giberna. 

Pino, aspirante gibernauta nei pressi della sua gibernomobile, di frone alla Canottieri

Si avviano quindi lungo il Naviglio : uno smilzo, un gibernauta originale, un aspirante gibernauta e un apparente gibernauta. Si procede come sempre tra chiacchiere piacevoli e vari aneddoti. Si scopre che l'apparente gibernauta Carlo possiede un fratello che vive a Cali, in Colombia, un cugino che sta in Cina e un fratello londinese, e che Pino in viaggio di nozze è passato dal lago di Atitlan, che sta in Guatemala. Incredibile quante cose si possono imparare correndo.Ispirato dal Sudamerica Pino coglie l'occasione per informarci che la sera precedente è stato invitato ad una cena venezuelana a base di carne piccante, cipolle e fagioli neri, che peraltro sta terminando di digerire. Viene con gioia invitato ad accomodarsi nelle posizioni di coda.


Resoconto della corsa : notare la roboante progressione finale.
Quando mancano 6 km al traguardo lo smilzo Renato decide di mettere un po' di distanza tra sè e i fagioli neri e si defila a poco a poco all'orizzonte. Buona occasione per i due gibernauti di vecchia data per parlare un po' con Carlo, lo pseudogibernauta. E li' che in totale souplesse Carlo racconta di quando ha sbagliato in pieno la maratona di NewYork, chiudendo con un "modesto" 3h26'! Urca! Si scopre cosi' che ha un personale di 2h58' in maratona e di 1h24' sulla mezza. Altro che gibernauta! Sentitosi ferito e tradito, il vero gibernauta decide di far vedere allo pseudogibernauta che anche i veri gibernauti possono correre. Quando mancano meno di 4 km alla fine si produce quindi in una progressione che termina con un ventesimo km a 4'03" in totale apnea.Renato smilzo veloce e' arrivato gia' da alcuni minuti quando viene raggiunto da Carlo e dal Gibernauta. Poco dopo arriva anche Pino che ha nel frattempo concluso la propria lotta peristaltica col micidiale fagiolo nero venezuelano.Alla fine si scopre l'arcano : Carlo (con questi tempi in gara unico "vero atleta" tra i presenti) ormai da tempo si limita a correre per il solo piacere di farlo, senza assilli cronometrici o competitivi. Per questo ha perso un po' di velocita' e ha acquisito un po' di giberne. Che pero' hanno la caratteristica di essere solo temporanee, pronte a scomparire non appena dovesse decidere di rimettersi a fare sul serio. Insomma un vero pseudogibernauta, o gibernauta temporaneo. Niente a che vedere col Gibernauta (the original) e con Pino (l'Aspirante), fieri portatori di giberne fisse, e  che infatti salutano con allegria la compagnia già pregustando la importantissima fase di "ricostituzione giberne".
Come si vede dal garmin alla fine sono 20 km in 1h41' e rotti.   



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