domenica 5 ottobre 2008


Oltreconfine e ritorno : la strada piu' lunga per il Bisbino...


La Brianza puo' essere un paradiso per il ciclista, ma sa ben proteggere le proprie perle. Cosi' e' fondamentale conoscere molto bene i percorsi. In primo luogo per evitare di perdersi (...) ma soprattutto per evitare di ritrovarsi, quando meno ce lo si aspetta, a pedalare su un'arteria di gran traffico in mezzo ai TIR.

La salita del Monte Bisbino, sopra Cernobbio, e' una di queste perle protette : per raggiungerla senza rischiare di finire arrotati e' necessario conoscere molto bene le strade secondarie e i percorsi alternativi . Come si dice "Astenersi improvvisati".

Invece noi tre (Alessandro, Enrico e il sottoscritto - investito del ruolo fondamentale di controllore delle ruote posteriori dei compagni) siamo partiti da Turate con l'ambizione di aggirare il traffico comasco sconfinando per qualche chilometro.

Mal ce ne incolse. Tutto bene fino a Mendrisio : tempo bello, temperatura fresca e traffico accettabile (ma che palle 'ste provinciali...). Soprattutto una festa di nomi brianzoli : Oltrona di san Mamette, Vertemate con Minoprio, Bulgarograsso, Beregazzo con Figliaro, Castelnuovo Bozzente (giuro : nessun nome inventato)....

Dalla vetta del Bisino : io, Ale e Enrico

Ma da li' il ritorno in Italia e' stato quanto meno movimentato e l'aggiramento di Como si e' tradotto invece in una interessante divagazione nelle tangenziali di Chiasso. Alla fine siamo riusciti a raggiungere Cernobbio e l'attacco della salita.

Una ascesa che si e' confermata impegnativa ma spettacolare. I tornanti centrali sono a picco sul lago e in una giornata limpida il panorama e' mozzafiato. Ma la vista non toglie nulla alla difficolta' della salita : piu' di 1100m di dislivello su 15,5km.

Da uno dei tornanti di mezzo : il lago verso Nesso


La strada sale con una pendenza regolare che pero' non lascia attimi di riposo (basta vedere l'immagine dell'altimetria) e su un fondo spesso accidentato. La vetta e' un vero e proprio balcone sulla pianura Padana. Difficile trovare un punto dal quale si vedono contemporaneamente il Monviso, il Rosa, gli Appennini, Milano e i laghi di Varese e Maggiore.

Dalla Vetta verso nord

La discesa e' non meno impegnativa della salita : richiede grande attenzione e abilita' soprattutto nei due tornanti in pave' decisamente accidentato.

A questo punto con 85 km nelle gambe e 1600 m di dislivello pensavamo di poterci dire soddisfatti e puntare la prua verso Turate. Errore!
Ecco che la Brianza ci punisce nuovamente : prima ci spinge a valicare San Fermo (portando quindi il dislivello totale a 2mila metri); poi ci fa girare intorno a Turate (con l'ultimo tratto in simpatico controvento) finche' il contachilometri non supera soglia 120.

La Mappa del giro

Bel giro, comunque, anche se la bellezza della salita e' stata in parte compensata dal traffico delle provinciali e statali che abbiamo percorso.

Oltre alla mappa 3d della salita che e' qui sotto :

Si possono vedere tutte le foto e le altimetrie in questo ALBUM

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