
TOUR TRANSALP 2008 : ANCHE QUEST'ANNO CE L'ABBIAMO FATTA.
L'organizzazione e' sempre ottima molto puntuale nella assistenza e nel controllo percorso e consegne borse.
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Ed ecco i due eroi all'arrivo della tappa di San Vigilio di Marebbe.
Il percorso e' stato per molti versi splendido, esclusa la settima tappa.

La partecipazione e' sempre piu' agguerita : io e Renato pelosi eravamo una vera rarita' in un gruppo di 1100 ciclisi lucidissimi e tiratissimi.
La fatica : Fatica fisica elevata nella tappa "monstre" di 130 km e 3300 di dislivello, fatica "psicologica" elevatissima nella tappa finale di pianura e fatica "climatica" bestia nella tappa del Giovo e Rombo.

Eccoci qua (in secondo piano) con le facce un po' "tirate" alla partenza della tappa del Rombo e Giovo sotto l'acqua.
La nostra performance : abbiamo chiuso una trentina di posti in meno rispetto allo scorso anno 323 su 550 ( e 102 di categoria su 199 iniziali) contro il 355 su 550 del 2007.
Anche quest'anno abbiamo fatto una inesorabile progressione dopo che nella seconda tappa (quella del Rombo a 2 gradi e del Giovo interamente corsa sotto la pioggia gelida battente) abbiamo perso 57' nelle soste tecniche per ristorarci e vestirci/svestirci. Alla fine vedendo quelli che scendevano il Rombo tremando pericolosamente e al limite dell'ipotermia e' andata bene cosi'. Da li' in avanti e' stato un continuo scalar di posizioni, anche nella tappa piu' dura (da Sesto a Falcade) in cui io ho addirittura bucato sullo Staulanza.
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Ironicamente la miglior prestazione relativa e' giunta proprio nella tappa che ho odiato di piu' : quella di pianura in cui abbiamo tirato 154 km a 38.6 di media e siamo arrivati a 7 minuti dai primi e in 56ma posizione di categoria.

E qui il discorso va approfondito : il fatto che ci sia un livello competitivo sempre piu' alto ha spinto tutti un po' oltre i propri limiti. Cosi' in discesa quest'anno abbiamo visto molte piu' cadute
dell'anno scorso. Ma questo ci puo' stare : in fondo se cadi in discesa e' perche' hai sbagliato qualcosa. Invece non ci stanno le numerose cadute (alcune anche davvero gravi, gente volata nei fossi a 45 km/h) che abbiamo visto sabato in pianura. Qui la componente culo e' fondamentale : quando sei in gruppo con lo sguardo fisso sulla ruota di quello davanti e per una buca vola una borraccia ....il gruppo letteralmente "esplode" e evitare queste imprevedibili trappole e' davvero uno stress terribile. Quindi ho promesso a me stesso che non faro' mai piu' gare di bici in pianura.
A parte questa ultima tappa cattiva, il giro e' stato molto faticoso (il Garmin mi ha dato tra le 4900 e le 6700 calorie al giorno) ma davvero molto bello e la soddisfazione finale e' notevole. Quest'anno poi passare tra montagne che conosco un po' e' stato molto gratificante : la planata su Cortina con l'anfiteatro delle Tofane davanti in una giornata di primo vero sole e' stata emozionante.
Ed ecco alcune foto : https://goo.gl/photos/nk3Eu5ZcoQhkG9RXA
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