sabato 5 aprile 2014

Tra Val Trebbia e Val Tidone


Stavolta ci avvicineremo al Penice dalla destra orografica della Val Tidone, partendo dalla Val Trebbia.

In questa impresa mi affido alle esperte mani della Moroni Adventures che mi accoglie a Travo nella persona del suo CEO Giorgio, che farà da battistrada.

Da Travo la Pietra Parcellara
 Attacchiamo subito la salita che porta al Passo Caldarola.
E' una salita di circa 14 km, molto graduale e dolce, con pezzi che consentono un buon recupero e , soprattutto, assolutamente senza macchine.

Il CEO mi guida da dietro

Colori lucidati dalla pioggia.
Ha smesso di piovere in nottata e i colori dei prati sono smaglianti. Aria fresca e frizzante : l'ideale per salire chiacchierando.

Salendo verso il Passo


Dal Passo verso la Val Trebbia
 Non è una salita impegnativa, le pendenze non superano quasi mai il 6/7% , ma la lunghezza si può' far sentire : quando scolliniamo al Passo Caldarola abbiamo già accumulato un bel 600 m di dislivello . Ottimo inizio.

Come faccio sempre prima di un giro in bici ho fatto i compiti a casa (la Merkel sarebbe fiera di me, altro che Renzi). Mi sono studiato l'itinerario su gugolmeps e ho fatto tutti i calcolini di rito usando la comoda funzione "Crea itinerario". Fieramente annuncio al CEO che oggi chiuderemo con circa 72,7 - 72,9 km. Il CEO mi guarda ammirato. Purtroppo scoprirò solo dopo che non avrei dovuto usare la funzione "Crea itinerario" , ma la funzione facilitata "Crea itinerario, ma quello giusto, pirla!". Ma per il momento faccio orgoglioso sfoggio della mia competenza geoturistica.

Selfie al passo

Planando in Val Tidone
 Scavalcato il Passo si scende lungo una strada vallonata e avvitata che sembra una pista da bob. Bellissima, se non fosse per le frane che hanno martoriato l'intero territorio sia qui che in Val Trebbia.
All'occhio, quindi : buche e ghiaia sono in agguato.

Si sale verso Pecorara
Dal fondo della Val Tidone sono pochi chilometri di pianura per raggiungere Pianello e da qui si va verso Nibbiano per prendere il bivio per Pecoraia. Il CEO mi indica di volta in volta le possibili alternative turistiche ma io lo seguo poco, tanto so già che strada faremo e quanto manca.
Arrivati a Nibbiano ecco l'indicazione: Bobbio : 30 km. Eh? Guardo il garmin : segna 39 km fatti fin qui. Da Bobbio a Travo sono 20 Km. E quindi i 72,7 km da dove sbucano? Ma soprattutto, io che sono partito convinto di fare un giro tutto sommato non impegnativo come è che ora mi tocca pedalare per più di 90 km? E quanta salita manca? Avevo previsto circa 1200 m ma ora le mie certezze vacillano. Guardo il CEO : sornione come un gatto sorride e fa " in effetti mi parevano pochini i tuoi chilometri stimati.." E si avvia verso la salita.

Anche questa è una salita davvero godibile,  lunga (sono circa 20 km) ma molto leggera e, anche in questo caso, siamo praticamente in totale solitaria.

Salgo preoccupato di quel che mi aspetta : l'ignoto.

Salendo verso Pecorara

Sosta fontana
All'inizio si pedala tra boschi e prati, poi, mano a mano che si guadagna quota, compaiono gli abeti e l'aria si raffredda anche perché il cielo si è fatto davvero minaccioso.
Il CEO mi aveva pronosticato uno scollinamento a 750 m, invece saranno più di 850 e questo aggiunge dislivello al programma, come non bastassero i km.

Dopo un ultimo piccolo strappo raggiungiamo il culmine e scendiamo verso l'incrocio con la strada Bobbio-Penice dove avevamo previsto di incontrare Andrea e Nica.

da SX . il CEO, Nica e Andrea
 Ed infatti dopo pochi tornanti li incontriamo, li agganciamo e scendiamo verso Bobbio.

Mercato di Bobbio

Il CEO e Andrea seri mi preparano uno scherzetto : ancora salita!
 Da Bobbio (ormai sono 70 km e 1500 m di salita macinata) dovremmo sciropparci i 20 km di fondovalle verso Travo. Ma i due malefici CEO e Andrea hanno in serbo una sorpresina : "dai passiamo per Lagobisiano, tanto sono solo meno di due km di salitina leggera leggera".

Non riesco a commuoverli e quindi, lasciato Bobbio, prima di tornare sulla statale prendiamo una strada che sale a sinistra.


Giorgio-CEO e Andrea : ghignano soddisfatti
 A dire il vero la salita non è poi così leggera. Anzi. Il CEO fa allegro : "tranquillo, tra poco spiana"..Ma non spiana. Dopo un bel paio di KM abbondanti il CEO ansima : "ma me la ricordavo più corta sta salitella...". Io taccio per risparmiare energie , tanto c'e' Andrea che chiacchiera per tutti e tre.

Sosta itinerario
 Finalmente arriviamo ad un bivio che indica in discesa MezzanoScotti, tappa verso Travo .

Andrea, bello allegro, dice che non è mica convinto e che dovremo salire ancora. Nica ed io siamo invece molto convinti : dobbiamo andare a MezzanoScotti? E allora si scende!

Scavalca-frana

Cielo plumbeo sulla Val Trebbia

Stavo pulendo il telefono e mi è partito un selfie

Indicazioni per me utili dopo il giro di oggi : prima l'uno (il defibrillatore) e poi l'altra (la chiesa, se necessario)
 Da Mezzano Scotti a Travo passando per Perino è un lungo falsopiano in fondovalle accanto al Trebbia gonfio d'acqua. Il CEO tiene fede alla sua fama di grande organizzatore di gite e si piazza in testa a beccarsi tutto il gradevole controvento.

Devo dire che accolgo con gioia il bivio per Travo? Ovvio che sì, se si pensa che alla fine ho fatto 20km e 400 m di salita in più rispetto a quanto mi attendevo.

Ma la Moroni Adventures non ha tradito nemmeno stavolta : giro magnifico, grandi panorami e strade vuote. Il meglio della val Trebbia.

Il Trebbia a Travo

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