Il "riposo" di ferragosto |
Per di più mai con il caldo e per di più mai con un emulo di Cancellara quale è il suddetto Frank.
Ma potevo rinunciare ad un invito così ripiegando invece su un modesto giretto solitario lungo il Naviglio? No! e infatti, beata incoscienza, eccomi che pedalo allegro a fianco del muscoloso passista.
Il menu di giornata prevedeva un avvicinamento Milano-Gaggiano-Binasco-Pavia-Broni, un po' di salite in zona e poi un rapido ritorno a casa (tanto è discesa, dice lui...).
La fase di avvicinamento non va poi cosi' male come temevo. Riesco a tenere il ritmo e ho anche il fiato per interloquire (molto raramente) con dei monosillabi.
Grazie al cielo, poi, la ciclabile verso Pavia è interrotta per lavori e ci costringe ad una piccola sosta forzata con annesso scavalcamento di ponte pericolante.
Frenk (notare il cartello a sinistra) |
Il ponte della Becca (effetto Instagram gratuito offerto da : foto in movimento e iPhone con obbiettivo vaporoso) |
Da qui cominciano le salite e i saliscendi dell'Oltrepo, che io conoscevo ma nelle colline più a est. Devo dire che lo spettacolo naturale dopo la piatta della bassa è sempre notevole e allevia la fatica.
Frenk in "vetta" poco dopo Canneto Pavese : si vede che non ero molto lucido..... |
Fortunatamente l'effetto nebbia non era dovuto ad obnubilamento da fatica ma da n obiettivo dell'iPhone umido (sudore e fatica..sudore e fatica) |
Dopo un po' di saliscendi do' un'occhiata al GArmin e veo con terrore che segna 80 km : e dobbiamo ancora tornare a casa! Acchiappo il Frenk e lo muovo a pietà : tagliamo il programma originario (circa 1000 di dislivello diventeranno poco meno di 700) e da Santa Maria la Versa puntiamo diretti verso Milano.
Un classico estivo |
Ora : e' ormai passato mezzogiorno, fa caldo, mi si è fermato il garmin 2 volte (mannaggia), c'e' un simpatico venticello contrario, sono ormai oltre il 150% del mio record distanza degli ultimi mesi - fatto peraltro senza lcuna salita -, insomma sono bollito. Cerco di allontanare il punto di "cotta" definitiva ingurgitando una barretta di fruttagel del decathlon che, come previsto, mi si pianta nel gargarozzo.
Grazie al cielo il mio Cancellara personale mi sta portando in carrozza e la velocità non scende mai sotto i 32-33. L'ultimo tratto di ciclabile Pavia-Binasco mi pare lungo come la Parigi Brest, ma è nulla rispetto al (breve) tratto Binasco-Milano che mi devo sciroppare da solo. Frenk infatti gira verso casa sua e mi ritrovo con gli ultimi 15 km da fare sotto il sole. Non so come ma riesco a tenere una velocità ragionevole (per me : circa 29-30) e finalmente arriva viale Tibaldi e l'ombra dei platani : profumo di casa.
Insomma anche questa l'ho portata a casa : 148km nella Bassa con circa 650m di salitelle in Oltrepo. Grazie a Frenk sono tornato a casa. Ma non lo definirei proprio un Ferragosto di riposo.
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