UN WEEKEND NEBBIOSO
Cominciamo da sabato. Appuntamento per una corsa mattutina partendo dalla Canottieri. Presente il nucleo scelto della truppa : Renato lo smilzo veloce , Pino aspirante gibernauta, Al Harmand Karktr forte corridore degli altipiani e, ovviamente, il gibernauta.
Fa freschino (circa 2-3 gradi) e dal Naviglio sale un vapore gelido. Cosi' i primi passi sono abbastanza spediti, tanto per togliersi il freddo di dosso. Il programma prevede un'oretta e un quarto di corsa a ritmo relativamente tranquillo : 5'10", 5'15". Pino, aspirante gibernauta, esibisce con orgoglio una bella maglia tecnica della Maratona di Firenze dotata di stipagiberne. Un articolo che il gibernauta scruta interessato, dato che limita lo sgradevole fenomeno della vibrazione giberne durante la corsa, uno sgradevole effetto collaterale che ogni gibernauta ben conosce. Si corre e si chiacchiera, in mezzo alla nebbia vaporosa . Al Harmand si cela dietro un paio di lenti scure, davvero poco utili in questa luce lattiginosa, e dopo poco avrebbe bisogno dei tergicristalli. Cosi' prova a vedere se aumentando il ritmo l'acquerugiola depositata sulle lenti se ne va.
Wiperglasses : un articolo utile qui indossato da Ibn Mustf El Aziz lontano parente di Al Harmnd |
Piano piano Al Harmand lascia il gruppo facendo ciao ciao con la manina. A circa meta' corsa (siamo a 8 km) Renato, lo smilzo veloce, decide che non e' il caso di lasciar solo il battistrada e lo raggiunge a grandi falcate. Tra i due e la coppia di gibernauti si apre in fretta un bel gap di alcune centinaia di metri. Arriviamo cosi' agli ultimi 4 chilometri. E qui il gibernauta original (non Pino aspirante-gibernauta) sente il richiamo del traguardo e si produce in una accelerazione imponente. Il distacco dei primi due e' importante, sono immersi nella nebbia e nemmeno li si vede, ma a poco a poco il gibernauta si avvicina.
Il resoconto della corsa : notare il prepotente allungo negli ultimi 4 chilometri |
Quando manca meno di un KM all'arrivo ecco l'aggancio! Il gibernauta affianca e passa il podista degli altipiani alle prese con le lenti scure e bagnate e si lancia in uno sprint suicida. Purtroppo non ha fatto i conti con lo smilzo veloce che senza pieta' lo brucia proprio sul traguardo. Gli ultimi km del gibernauta parlano chiaro : 4'31", 4'30", 4'23", 4,0"!
Chiaro che in una classifica calibrata per tener conto del differente quantitativo di massa gibernica il nostro gibernauta si sarebbe aggiudicato la vittoria. Una classifica "lipocompensata" ecco il futuro del podismo.
Il giro di domenica |
Il giorno dopo e' previsto un giro in bici. Il menu comprende avvicinamento a Monza e qualche sgambata tra i colli brianzoli. Purtroppo chi doveva fare da guida non si presenta e il gibernatuta viene quindi trascinato da Giorgio "MaiDomo" e Stefano "IronMan" in una pedalatina nella nebbia. Fa un freddo cane e dopo pochi km la nebbia si infittisce davvero. Poco prima di Gaggiano prendiamo a destra verso Corbetta sotto l'esperta guida di Giorgio che ben conosce questi lidi.
E qui ancora ci si vedeva abbastanza bene..... |
Intorno a noi la nebbia non accenna a scomparire.
Lo snodo sella del telaio : non pioveva mica, questa e' nebbia condensata. |
Il sogno del gibernauta |
Merito della corsa del giorno prima e di una intelligente strategia alimentare : niente colazione prima di salire in sella. Gli ultimi km sono davvero faticosi e grazie al cielo IronMan Stefano con la sua mole costituisce un ottimo surrogato del "pedalare dietro motore".
Alla fine sono circa un'80na di KM a ritmo tranquillo per gli altri, esagerato per il gibernauta.
Torniamo a Milano mentre la nebbia si alza e lascia spazio ad un sole tiepido. Proprio quando abbiamo finito : eh,...sono soddisfazioni....
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