domenica 14 settembre 2014

Weekend in val Trebbia



Sabato
Finalmente arriva settembre. Quello vero però. Basta con quella cappa umida : cielo terso e aria frizzante. La tramontana ha spazzato le nuvole e abbassato la temperatura, partiamo da Travo sabato con la formazione che sarà standard per questo weekend: Nicoletta , Andrea ed io.




Il Trebbia
 Sabato : il programma prevede la salita alla Sella dei generali da Coli. Una salita impegnativa, sia per la lunghezza (16 km) sia perchè la parte più dura arriva proprio poco prima dello scollinamento : 3km a più del 10%.
L'avvicinamento passa per Donceto, con il solito mangiaebevi in mezzo alle vigne, sulle colline lungo il Trebbia.
Le vigne sono cariche di grappoli scuri e biondi : la vendemmia incombe, dopo settimane di pioggia e freddo.

Il ponte di Coli

Salendo verso Coli


Passato Bobbio (Andrea manda un  delicato saluto alla bella Carla del distributore IP di Bobbio che mentre passiamo è impegnata a fare il pieno ad un furgone), con il mercato del sabato in cui il genere merceologico più diffuso è il decespugliatore immediatamente seguito dalla sega a motore, attraversiamo il Trebbia e ci avviamo verso Coli : 500m più in su.

Io decido di adottare una strategia collaudata e di sicuro effetto : parto a bomba e poi (come previsto per le bombe) scoppio.

Andrea sornione mi segue a ruota e , nell'imminenza del botto, mette la freccia e molto cortesemente se ne va.

Io resto bello impiantato con il solito rimorso dello sborone : "dovevi partire più piano, pirla!" Pero' le pendenze non sono tremende e riesco a tenere Andrea a vista, anche se diventa sempre più piccolino, lassù.

Il Santuario di Sant'Agostino
 Poco prima di Coli quasi quasi lo raggiungo, ma il bello deve ancora venire.
Nel frattempo Nicoletta sale del suo passo : costante  e inesorabile. L'ultimo tratto da qui allo scollinamento della sella è davvero duro, e mi preparo al calvario. Poco dopo Fontana ad Agnelli arriva il tornante a sinistra e ZAC! le pendenze si fanno subito a doppia cifra. Andrea, che fin qui mi aveva accompagnato chiacchierando, si alza sui pedali e mi saluta (cioè, continua a parlare, ma dopo poco sta parlando da solo, non so se se ne sarà accorto prima della Sella).


Io mi annodo sul manubrio e provo a spingere un rapportino piccolo piccolo. La tattica prudente paga e, anche se molto lentamente, salgo verso la Sella. L'aria qui è molto più fresca e c'e' anche un po' di venticello : un clima ideale per salire che certo aiuta.

Dalla Sella


Dopo le pendenze cattive, il bosco lascia spazio a pascoli quasi alpini e finalmente la strada spiana un po' : si vede la sella lassù e la bici si fa improvvisamente più leggera.


In cima
In cima c'è giusto il tempo per qualche foto e per immortalare Nica e svelare il suo segreto: ha fatto la salita accompagnata  da una fedele gregaria : la testimonianza fotografica è qui sotto. Ecco il segreto del suo sprint di oggi!

Nica con la sua fedele gregaria arriva alla Sella

Scendendo verso Pradovera


Dalla Sella è tutta discesa fino a Perino, con una piacevole sosta a Pradovera per riempire la borraccia.

Fontana a Pradovera

Ruscello sopra Aglio
Dopo il rognoso strappo di Donceto siamo di nuovo a Travo : 70km e circa 1400 m di salita in una giornata di splendido settembre.


Domenica
Il giorno successivo il programma è meno impegnativo : salita a Schiavi-Crocetta e ritorno a Travo salendo a Lagobisione.

L'approccio alla prima salita è come al solito piacevolissimo anche se oggi il clima è più umido e l'aria meno tersa di ieri. Dobbiamo arrivare a Mezzano Scotti e da lì comincia la fatica

Salendo verso Schiavi
 E' una salita che parte abbastanza duretta e dopo un tratto relativamente abbordabile si impenna ben oltre il 10%. Per fortuna saliamo nell'ombra del bosco : oggi fa più caldo e al sole sarebbe davvero dura, già così sudo in modo vergognoso.
Andrea deve continuare a raccontarmi la sua vita e quindi ho la fortuna di poter ascoltare senza la necessità di dover interloquire (cosa che non mi riuscirebbe di certo). Dopo gli anni d'oro dello scialpinismo siamo appena arrivati al racconto delle prime eroiche gare di Triathlon (quelle in cui correva un certo Mark Allen) e vedo che la strada spiana. Sono gli ultimi colpi di pedale prima di incrociare la strada che dalla Val Tidone si aggancia più in giù alla Bobbio-Penice.


Andrea in salita

 Nicoletta è subito dietro di noi : si riparte e questa volta si va in discesa fino a Bobbio. Alla fontana incontriamo una giovane coppia che sta attendendo degli amici per salire al Penice in auto, dove c'e' una festa. Andrea attacca bottone e, scoprendo uno dei due  va in bici, snocciola entusiasta una decina di itinerari in zona. Si passa poi all'elogio degli sport di fatica, la fatica buona quella che, come dichiara lì per lì Andrea : "poi la sera torni a casa e non picchi la moglie" Sguardo comprensibilmente perplesso di Nicoletta.

Nica pedala decisa sui mangiaebevi dopo Crocetta.

La val trebbia

Tappa scendendo verso Bobbio


La discesa su Bobbio è lunga e per me faticosa, tutta percorsa in perenne tensione, incerto ad ogni curva. Insomma : ci vorrà tempo per recuperare la caduta, non solo per la clavicola ma anche per la testa.

Da Bobbio a Lagobisione (dopo una breve pausa ad un incrocio sulla strada che porta alla casa della svergognata della valle)  si sale di un paio di centinaia di metri in mezzo ai campi arati e ai vigneti, con squarci in basso sul Trebbia che scintilla in mezzo alla valle.

Signora dai facili costumi
 Lagobisione, Perino e poi giù a tutta fino a Travo. Anche oggi una signora pedalata : 65 km e 1300m di salita. Un buon weekend : sì, davvero un buon weekend.

C'è chi può permettersi di ridersela in salita


Nessun commento: